mercoledì 14 marzo 2007

Il silenzio del pattume

Care coinquiline,
e dico care perchè ormai vi sono affezionato come un figlio, e come un figlio soffro, abbandonato con i miei compagni di sventura in questo sotterraneo buio. La mia è un'invocazione e un ultimatum. Ho oramai raggiunto un'età che mi vede maturo e libero di scegliere, e di scegliere di andarmene con onore come i miei antenati prima di me. Rivoglio la libertà negata da un destino crudele che passa qui accanto una sola volta la settimana...dal mio balcone ho guardato con tristezza infinita tanti altri più giovani di me incamminarsi felici verso quel paradiso a me negato.
Quindi mi faccio portavoce di questa invocazione: che sia questa la domenica dell'ultimo addio, dateci la libertà o ce ne andremo sui nostri mille piedini!
Babbo sacco.

1 commento:

Dino ha detto...

Resistere! Resistere! Resistere!